Accordo storico tra ONB (Ordine Nazionale dei Biologi) e FAO (Food and Agriculture Organization of the United Nations) l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura: è quello firmato a Roma lo scorso 30 giugno. Nella circostanza, il dottor Giuliano Russini, delegato dell’Ordine per il presidente sen. Vincenzo D’Anna, e la dottoressa Vera Boerger, del dipartimento Acqua e Terra dell’Organizzazione internazionale, hanno siglato una partnership finalizzata alla collaborazione per la realizzazione di progetti ambientali, con reciproca compartecipazione economica, nei quali verranno coinvolti biologi ambientali neolaureati di valore, iscritti all’Ordine (botanici, zoologi, ecologi, biologi marini, etologi, entomologi, idrobiologi etc.), usufruendo di borse di studio e di PhD FAO, nei vari continenti ove opera l’Organizzazione internazionale.
Nell’incontro si è discusso di progetti quali il restauro degli ecosistemi per l’Agenda UNEP 2030, sia marini, come la barriera corallina in Polinesia, Australia, Kenya, sia terrestri, per le foreste equatoriali umide e nebbiose a Giava e Sumatra (Indonesia), Isole Salomone-Melanesia; effetti delle piogge acide e restauro forestale; effetti sul “pastoralismo” dei predatori carnivori (leoni, leopardi, iene, licaoni ecc) sul bestiame allevati e alle possibili zoonosi trasmesse da animali selvatici a quelli da reddito o viceversa, ad esempio in Somalia, Etiopia o nel caso di tigri, leopardi, pantere in India, o giaguari un Sudamerica.
Tra i temi c’è stato quello della gestione di pachidermi e ungulati sulle coltivazioni agricole (elefanti, ippopotami, gazzelle antilopi) in Africa e altri ungulati in Asia; la lotta contro le invasioni di locuste e roditori che devastano derrate alimentari in India e Africa e in molti altri luoghi, trasmettendo anche malattie, al contrasto della desertificazione in Africa, Asia, indonesia, Australia, Meso e Sudamerica; la carenza idrica da abbattere con la riforestazione.
Dopo una definizione prettamente tecnica che terminerà nelle prossime settimane, nell’arco di pochi mesi verranno indicati i vari Continenti dove si svolgeranno i progetti e dove biologi iscritti all’Ordine e selezionati, usufruiranno di borse di studio di un anno e mezzo ed eventuali PhD FAO, avendo la possibilità di una formazione biologico-naturalistica applicata unica nei vari continenti del Pianeta.
L’ONB è il primo Ordine professionale, a livello europeo, ad aver ottenuto questo tipo di collaborazione con la FAO.