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A Bergamo, il forum sulla “sanità che cambia” patrocinato dall’OBL. Il presidente Rossetto al talk sul “ruolo delle professioni”

di admin
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+++ Clicca qui per vedere l’intervento del presidente Rossetto+++

La road map della sanità parte da Bergamo, teatro di una “due giorni” di dibattiti e incontri, andata in scena il 14 e il 15 giugno scorsi, negli spazi del pala Fiera e che ha visto, tra gli altri, anche il prezioso contributo dei Biologi lombardi. A dir poco ambizioso l’obiettivo della convention bergamasca dal titolo “La Sanità che cambia: il Sistema Sanitario Italiano a confronto con i Sistemi Sanitari Europei“.

FOCUS SUL SISTEMA SANITARIO ITALIANO
Promossa e organizzata da ATS Bergamo, Gutenberg, Spedali Civili di Brescia e Fondazione per l’innovazione e la Sicurezza in Sanità, con il patrocinio di AGENAS, Regione Lombardia, Consiglio regionale della Lombardia, Ordine dei Biologi della Lombardia (e tanti altri stakeholder pubblici e privati), il “talk” ha infatti mirato a mettere insieme proposte e suggerimenti delle strutture sanitarie pubbliche e private, con un focus approfondito sul mondo sanitario. Ma ha anche fornito l’occasione per analizzare il Sistema Sanitario Italiano e condividere idee sui servizi legati alla cura.

IL PRESIDENTE ROSSETTO AL FORUM DELLA FNOPI
In particolare, nel corso del forum programmato il 15 giugno, nella sala Caravaggio, è andato in scena un qualificato dibattito imperniato sul “ruolo delle professioni per l’integrazione socio-sanitaria nella nuova rete dei servizi” organizzato in partnership con la Fnopi. Ospite del talk, in qualità di relatore, anche il dott. Rudy Alexander Rossetto, presidente dell’Ordine dei Biologi della Lombardia.

LAVORO DI EQUIPE TRA PROFESSIONISTI
Nel suo intervento, il dott. Rossetto si è soffermato a lungo sulla necessità di avviare un confronto per quanto concerne il lavoro di equipe tra Biologi, Medici, Psicologi, Ostetriche e Infermieri” evitando, al tempo stesso, di “abbassare il livello delle professioni sanitarie” puntando “di più sulla formazione, perché solo così ci saranno più possibilità per intervenire, anche in termini di prevenzione e non solo più solo di cura del paziente”.

OBIETTIVO: “FARE FORMAZIONE”
“Fare formazione – ha osservato il presidente Rossetto – è fondamentale”. Tuttavia, in tal senso, “serve una cabina di regia che funga da anello di congiunzione tra Ordini, Regione, Ats, Asst e Università con gli stessi Ordini professionali chiamati, a loro volta, a svolgere un ruolo fondamentale e soprattutto, ad operare in maniera coordinata, unitaria e sinergica tra loro, per colmare vuoti che non dovrebbero avere motivo di esistere”.

SCUOLE DI SPECIALIZZAZIONE
Il responsabile dei Biologi Lombardi ha posto un accento in più anche sui numerosi e continui confronti che, in queste ultime settimane sta avendo anche con le università sul tema delle Scuole di Specializzazione di area non medica (e pertanto riservate anche ai Biologi) di cui sempre più si avverte la necessità”. Scuole, ha rimarcato Rossetto: “che devono essere retribuite oltre che bandite in numero più elevato , se vogliamo uscire dal problema risorse umane”.

FARMACIE DI SERVIZIO E CASE DI COMUNITA’
Il presidente dell’OBL ha anche parlato della possibilità di inserimento del Biologo nelle “farmacie dei servizi e nelle case di comunità dove i camici bianchi potrebbero essere impiegati nei point of care per eseguire PCR, prelievi capillari venosi, analisi e refertazioni degli esami ematochimici, ma anche per somministrare vaccini e occuparsi di nutrizione”. “In tal modo – ha sottolineato Rossetto – potremmo aiutare in maniera importante i medici di medicina generale che sono capillari tanto come le stesse farmacie dei servizi”.

AMBIENTE E FERTILITA’
Ed ancora, ha rimarcato Rossetto, “come non ribadire l’importanza del ruolo svolto dai biologi nel settore ambientale e nel campo della fertilità? In fondo la funzione biologica degli esseri umani è quella procreare e noi Biologi, seppur la scienza ci sta aiutando molto in questa azione, siamo comunque chiamati a preservare quella che è la funzione primaria degli esseri umani: garantire la continuità della specie. Per questo è fondamentale fare opera di prevenzione”.

CUSTODIRE IL PATRIMONIO
“Noi Biologi – ha detto il presidente dell’OBL – dobbiamo custodire con cura il nostro patrimonio e la funzione biologica primaria ad essa collegata che, lo ripeto, è quella di generare la vita, ma anche di preservare l’ambiente dall’attacco e dall’inquinamento sempre più virulento e diffuso di microinquinanti come polveri sottili e metalli pesanti che stanno mettendo a rischio la popolazione ‘green’ della nostra regione (ma non solo di quella) con la seria minaccia di una percentuale drammatica del 60.% di infertilità tra i più giovani”.

ASCOLTARE ESIGENZE E FABBISOGNI DEI TERRITORI
Parlando di formazione, ha continuato il presidente Rossetto: “ho suggerito a Regione, Ats e Università di adoperarsi per metterne in campo una specifica, mirata, basandosi su quelle che sono le reali esigenze dei territori. Ad esempio: scopro che mi manca un micologo? Vengo a sapere che c’è bisogno di una figura X? Tra due, tre anni mi andranno in pensione 4 laboratoristi? Benissimo: è qui, allora, che bisognerà fare formazione preparando quelle professionalità di cui effettivamente si avverte la necessità ed il bisogno, colmando vuoti, qualificando e preparando le persone in base alla mancanza, alle esigenze ed alle richieste locali”. Per fare questo, ha concluso Rossetto, “servono ovviamente corsi di specializzazione e formazione specifici che possano dunque rispondere fino in fondo al fabbisogno ed alle diversità dei territori”.

L’ORDINE DEL GIORNO DELLA REGIONE LOMBARDIA
Clicca qui per rivedere l’intervento del consigliere Emanuele Monti, allora presidente della Commissione regionale Sanità, relativamente all’ordine del giorno presentato il 30 novembre del 2021, in coordinamento con il dott. Rossetto, allora vicedelegato ONB Lombardia, per il contrasto alle cause dell’infertilità giovanile.

Nella fotogallery, in basso, l’intervento del presidente Rossetto

 

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