C’era la vicepresidente dell’Ordine dei Biologi della Lombardia, dott.ssa Marzia Bedoni (delegata dal presidente, dott. Rudy Alexander Rossetto), al tavolo di approfondimento sulle tematiche sanitarie organizzato a Palazzo Pirelli dal gruppo consiliare di Fratelli d’Italia con i rappresentanti degli Enti delle professioni sanitarie. Dopo una breve introduzione del consigliere Christian Garavaglia, presidente del gruppo di FdI nonché componente della III Commissione permanente Sanità e della consigliera Patrizia Baffi, presidente di quella stessa Commissione, sull’importanza di “conoscere le esigenze delle professioni sanitarie”, è toccata ai rappresentanti dei vari Enti dire la loro. In particolare, la dott.ssa Bedoni è intervenuta focalizzando il suo intervento sulle “principali problematiche del momento”, a partire dalla “Dgr 7044“, tematica di cui lo stesso presidente Rossetto ha parlato e discusso a lungo, nel corso dell’ultimo anno, con il “Pirellone” e l’intera dg Welfare regionale. “Noi Biologi – ha spiegato Bedoni – siamo analisti per legge istitutiva” e quindi, di conseguenza: “non dovremmo essere obbligati a frequentare la scuola di specialità se non si vuole fare i dirigenti ma solo i laboratoristi biologi“. “Abbiamo centinaia di colleghi in difficoltà che entro pochi anni dovranno dotarsi della ‘specialità’ se non vorranno essere licenziati” ha ammonito la Bedoni sottolineando come, in questo caso, “occorra una sanatoria per tutti coloro i quali hanno già maturato anni di esperienza e non vogliono intraprendere la carriera dirigenziale”. Inoltre, ha aggiunto ancora la vicepresidente dell’OBL “per quanti invece intendono iniziare determinate specialità, bisognerebbe inserire più borse“. La dott.ssa Bedoni ha discusso anche dei “nuovi Lea“, una problematica, ha aggiunto, “particolarmente sentita sia a livello lombardo che a livello nazionale”. Infine, la rappresentante dei Biologi lombardi ha concluso con un appello: “occorrerebbe introdurre la possibilità, anche per i Biologi, di poter somministrare i vaccini antinfluenzali, così come già accaduto con quello contro il Covid“. Terminato il “giro” dei presenti, Baffi e Garavaglia hanno ribadito che agiranno da “catalizzatori” per quanto concerne le richieste dei professionisti sanitari nei confronti della politica regionale e che si renderanno disponibili a raccogliere eventuali ulteriori loro proposte per la risoluzione delle relative problematiche.
Aggiornamento con documento inerente alla tematica, verbale dell’audizione del 6/7 marzo 2024 DG WELFARE