Home » Governance europea e italiana, strategie delle professioni: il ministro Tajani incontra la Consulta degli Ordini della Lombardia. Il dialogo con il presidente Rossetto (OBL)

Governance europea e italiana, strategie delle professioni: il ministro Tajani incontra la Consulta degli Ordini della Lombardia. Il dialogo con il presidente Rossetto (OBL)

di Ufficio Stampa
695 views

Governance europea e italiana, strategie delle professioni. Ascolto, istanze e descrizione prospettive“: se ne è discusso al Palazzo di Giustizia di Milano, lo scorso 1 luglio, nell’ambito dell’incontro promosso e organizzato dalla Consulta degli Ordini di Milano e Lombardia, la speciale “task-force” di professionisti coordinata da Carmelo Ferraro, ed in cui è presente anche l’Ordine dei Biologi della Lombardia. Ospite di lusso: il Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione internazionale, Antonio Tajani.

La società, ha spiegato l’esponente del governo: ha “bisogno del suo “tessuto economico” per “migliorare i livelli occupazionali”. In tal senso, il dialogo tra Ordini professionali e professionisti, diventa “importante per continuare ‘a fare’ e per cercare di risolvere i problemi dal momento che è proprio da questo confronto che può venire un contributo per le competenze specifiche anche per quanto concerne le posizioni del mondo sanitario”. Per quanto riguarda invece le scelte dell’esecutivo, l’impegno, ha sottolineato Tajani: è quello di operare per “ridurre la pressione fiscale” anche “nell’ambito delle professioni sanitarie così da creare più ambizioni lavorative in quel settore”. Da qui dunque l’importanza di un incontro come quello andato in scena a palazzo di giustizia. Un momento voluto anche con lo scopo di “conoscere meglio le varie aree di competenza di ciascun Ordine territoriale” e al tempo stesso, ha detto Tajani: “aiutarvi, ascoltando le vostre istanze e cercando di creare un tavolo permanente (a livello istituzionale e politico) da estendere non solo alla Lombardia ma anche a livello nazionale”.

Voi, ha detto ancora il rappresentante degli Esteri rivolgendosi ai rappresentanti degli Enti della Consulta “siete parte integrante di una strategia mirata alla crescita. Occorre tuttavia una visione complessiva che riguardi tutte le professioni con iniziative che siano collegate tra loro e che coinvolgano realmente tutti gli Ordini così da smetterla con gli atteggiamenti solipsistici”. Inoltre, ha aggiunto il ministro “sarà altrettanto fondamentale capire come si evolverà, da qui a qualche mese, il discorso a livello delle future scelte di politica europea”, capendo, ad esempio, se si porrà o meno ed in quale misura, “l’accento sulle politiche ambientali e sulla biotecnologia”.

Tutto questo sempre tenendo “presente non tanto le singole professioni quanto una visione generale che sia realmente d’insieme tra i vari Ordini”. Parlando quindi di “tutela della salute della persona” il ministro degli Affari Esteri si è augurato che “anche qui non si lavori più a compartimenti stagni” e che semmai si valuti un altro “approccio di miglioramento che è quello della sanità di prossimità: servono più professionisti per non intasare gli ospedali ed i lavoratori devono essere tutelati di più”. Infine l’esponente del governo ha auspicato l’organizzazione, in tempi brevi, di “una riunione ad hoc con tutti i parlamentari lombardi per parlare nuovamente con gli Ordini di qui a breve, così da confrontarsi ancora e capire come muoversi per migliorare la situazione prima che si apra il dibattito sulla Finanziaria“.

Dopo l’intervento del ministro, si è subito aperto il tavolo di confronto tra le professioni e le istituzioni. Il primo a prendere parola è stato il presidente dell’OBL, Rudy Alexander Rossetto, il quale ha ringraziato Tajani per la sua “disponibilità e l’apertura al dialogo”. Sono contento, ha sottolineato, visibilmente soddisfatto, il rappresentante dei Biologi lombardi “per quello che ho sentito, soprattutto per l’idea di instaurare un tavolo di lavoro tra gli Ordini e le istituzioni”. Tavolo, ha ricordato non a caso il presidente dell’OBL, che “più volte ho chiesto alla Regione Lombardia senza riuscire mai ad ottenerlo. La speranza, adesso, è che lo si riesca realmente a convocare con il coinvolgimento di tutti gli Ordini senza interessi o personalismi di parte, ricordando che tali Enti son pur sempre organi sussidiari dello Stato non certo strutture economiche”.

Il presidente dell’OBL è arrivato con le “idee chiare” all’incontro, consegnando ed illustrando un documento scritto di propria mano al ministro. In materia ambientale, ha spiegato Rossetto, i Biologi “sono tra i principali attori non solo in Italia ma anche in Europa. One healt, economia circolare, transizione ecologica ed energetica fanno parte del nostro DNA”. Ovviamente, ha argomentato il “numero uno” dell’Ordine, “occorre sapersi muovere con buon senso, puntando sul lavoro del professionista e sull’innovazione in campo scientifico”. E sempre a proposito delle politiche green: “come non sottolineare – ha proseguito Rossetto – gli ottimi risultati che si stanno raggiungendo in Lombardia grazie anche al lavoro di Arpa, Ente con il quale l’OBL ha stretto di recente accordi mirati proprio alla tutela dell’ambiente come, tra l’altro, ribadito anche dal presidente dell’Ordine dei Giornalisti nel suo intervento, laddove è stato elogiato il lavoro di Arpa e Regione Lombardia sul piano dell’ambiente “.

Seguendo le dinamiche e le scelte europee di questi ultimi anni, ha rimarcato ancora Rossetto: “mi trovo a riflettere su quanto sia importante portare avanti l’eccellente lavoro di certi professionisti, sposandone in pieno le loro capacità e le idee che solo da essi possono venire. Idee in grado di trasformare l’Italia in un paese trainante a livello internazionale così da innalzare anche il ‘made in Italy ed il made in Europe’ in termini di mera qualità e sicurezza”. Proprio in questa prospettiva, ha sottolineato il presidente dell’OBL: “il biologo può fare tanto, fornendo il proprio contributo ad esempio per quanto concerne il controllo della qualità all’interno della filiera alimentare; nella preparazione dei soldati e nell’ampliamento delle competenze dell’Esercito Italiano e magari, in un prossimo futuro, anche di quello Europeo”. Forze Armate ed in particolare la Brigata Folgore con i quali, ha “spoilerato” il presidente Rossetto, “si sta portando avanti un progetto ormai in via di definizione”.

Nel documento presentato al ministro, il rappresentante dei Biologi lombardi ha scritto: “credo fermamente che il made in Italy e l’Esercito Italiano possano essere innovativi e trainanti senza la necessità di doversi ispirare, a livello internazionale, ad attori il cui accesso alla tecnologia è quantomeno paritetico al nostro, ma anzi grazie proprio al contributo dei biologi, possano rivelarsi per tutti gli Stati membri un esempio di eccellenza”. Il presidente Rossetto ha “ringraziato il ministro per la disponibilità al confronto ed all’ascolto delle istanze proposte” con Tajani che gli ha augurato un grosso “in bocca al lupo per il lavoro” fin qui svolto.

Tutte le più grosse testate riportano la notizia molto importante per i Biologi della Lombardia e non solo:
Foto di gruppo con il ministro
Il ministro Tajani al tavolo
Milano, il palazzo di giustizia

 

 

Articoli correlati

Lascia un commento