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La nutrizione nella strategia di recupero post-gara degli atleti

“Il Biologo nutrizionista deve conoscere contributi energetici e intensità di allenamento di ogni competizione”. La parola al professor Johnny Padulo, intervenuto al nostro Congresso sulla Nutrizione Sportiva.

di Ufficio Stampa
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Johnny Padulo, professore associato del Dipartimento di Scienze Biometriche presso l’Università degli Studi di Milanotra i relatori voluti dal Presidente dell’Ordine dei Biologi di Lombardia Rudy Alexander Rossetto per il primo congresso nazionale organizzato da CONI con Ordine dei Biologi Lombardia e dedicato alla Nutrizione Sportiva High Performance a Milano, il 7 e 8 giugno 2024 – ha sottolineato l’importanza e l’approccio multidisciplinare necessario per massimizzare le performance degli atleti, offrendo una panoramica dettagliata sull’importanza della nutrizione nello sport di élite e sul ruolo della nutrizione nel recupero post gara dell’atleta. 

Il recupero è di fondamentale importanza. Tra i fattori da tenere in considerazione, il tipo di attività svolta. Se parliamo di team, per esempio team corsa, lo sforzo è di natura intermittente, molto diverso rispetto, ad esempio, rispetto a quello di un maratoneta. Poi bisogna considerare anche alcune competizioni con gare molto ravvicinate, ad esempio il Tour de France, dove ogni giorno c’è una competizione differente”, ha detto il professor Johnny Padulo. “Il recupero è davvero cruciale e il timing assume un fattore determinante, se pensiamo anche alla competizione che l’atleta dovrà perseguire il giorno successivo. Bisogna considerare le scorte di glicogeno e la percentuale di carboidrati da far assumere in base al peso corporeo e al tipo di intensità dell’attività svolta. In base a durata dell’esercizio fisico e intensità bisogna stabilire subito quelli che sono i programmi post esercizio proprio per far fronte al ripristino delle riserve energetiche”.

Sull’importanza di un approccio multidisciplinare nello sport agonistico e non solo, Padulo ha sottolineato: “È importante che ci sia una grande sinergia tra diverse figure per un atleta: Non c’è solo il nutrizionista, c’è anche lo sport scientist, lo psicologo e ognuno di loro ha una funzione precisa. Tutto questo perché raggiungere alti livelli di prestazione richiede un team multidisciplinare e tra di loro le diverse figure devono ovviamente parlarsi; deve esserci un collegamento soprattutto per quanto riguarda la programmazione della preparazione stessa. Non è soltanto una questione di performance finale, ma tutto quello che c’è dietro: chi si occupa del sonno, chi si occupa dell’aspetto nutrizionale, dei programmi che vengono fatti dal coach… Quindi, non bisogna solo tener presente il volume di lavoro o il tempo trascorso durante una prestazione o un allenamento, ma bisogna capire che tipo di attività l’atleta ha svolto sulla base di quello che sono le diverse tipologie di allenamento”.

In sintesi, il professor Johnny Padulo ha evidenziato come la nutrizione sia parte integrante della strategia di recupero e preparazione degli atleti d’élite, mentre un approccio multidisciplinare mira a supportare ogni aspetto del loro sviluppo e prestazione.

Grande la stima da parte del Presidente Rudy Alexander Rossetto verso il Professore, con il quale condivide pensieri sia sulla scienza che sulla metodologia dell’allenamento, condivisioni preziose anche per il referente della nutrizione sportiva OBL, Gian Mario Migliaccio, che sarà ospite come relatore molto spesso nelle attività formative dell’Ordine, come già fatto nei 3 livelli di nutrizione sportiva in OBL.

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Prossimi appuntamenti nutrizione:

  • 5-6 ottobre: Convegno sulla nutrizione gratuito per gli iscritti all’Ordine a Milano, presso la Sala Napoleonica di Palazzo Greppi.
  • 11-12 ottobre: Convegno sulla nutrizione ad Assago.
  • 18 ottobre: Corso su Adipometria a Milano.

Ricerca e laboratori :

  • 28 settembre: “Esplorando l’Innovazione: Terapie Avanzate e Medicina Personalizzata”.
  • 29-30 ottobre: corso sulle Biobanche e Crioconservazione.

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