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Il Biologo nelle discipline sportive

Tre domande a Walter Stacco, preparatore atletico, sport scientist e professore di Teoria e Metodologia dell’Allenamento, e relatore al congresso CONI organizzato in collaborazione con OBL.

di Ufficio Stampa
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Nutrizione sportiva per l’alta prestazione nell’atleta agonista: la parola a Walter Stacco, Docente presso la facoltà di Scienze Motorie dell’Università degli Studi di Pavia, Specialista in Tecnica e Pratica Sportiva del Coni e Specialista Nazionale del Coni in Preparazione Fisica e Funzionale (è stato il preparatore atletico del campione del mondo Francesco Cappuzzo al mondiale di Wing Foil). Il professor Stacco è stato tra i relatori voluti dal Presidente dell’Ordine dei Biologi della Lombardia Rudy Alexander Rossetto e dal neo referente del CTS di  nutrizione sportiva Gian Mario Migliaccio al primo congresso sulla nutrizione sportiva organizzato da CONI Lombardia e Ordine dei Biologi della Lombardia a Milano, il 7 e 8 giugno 2024. Il suo intervento ha ricordato quale sia l’importanza di un approccio multidisciplinare allo sport.

Professor Walter Stacco, per la sua esperienza, quali sono le criticità nello sport giovanile oggi?

Lo sport giovanile oggi ha notevoli difficoltà e criticità che possiamo attribuire soprattutto a due cause: drop out e burn out. Queste criticità fanno sì che abbiamo una popolazione che abbandona lo sport agonistico in età precoce, prima di poter giungere a dare la massima prestazione, e questa è una problematica molto grossa. Tra queste criticità c’è sicuramente la problematica scolastica cioè il dover frequentare la scuola, che può essere un problema per chi vuol fare attività agonistica di alto livello”.

È un problema solo italiano?

“In Italia esiste un problema culturale perché noi andiamo alla ricerca del talento, mentre sarebbe più opportuno coltivare i talenti, ovvero far sviluppare l’atleta e la sua crescita a lungo termine, piuttosto che a cercare il giovane campione che poi, magari a una certa età, abbandona la sua attività agonistica”.

Il Biologo nutrizionista può trovare spazio anche nello scii alpino?

Lo sci alpino è una disciplina sportiva molto difficile anche perché si svolge in clima invernale e poi nello sci alpino, specialmente a livello agonistico, ci sono tutte le problematiche delle trasferte e quindi il Biologo nutrizionista diventa fondamentale nelle indicazioni alimentari da dare a questa disciplina sportiva, che magari si svolge per parecchie ore in quota e ha bisogno per esempio di spuntini adatti all’atleta e alla disciplina che effettua”.

Nello scambio finale il Presidente Rossetto si è complimentato per lo stile di moderazione con l’allenatore del neo campione olimpico Tete Martinenghi, Marco Pedoja, moderazione di alto livello, in grado di mantenere alta l’attenzione dei discenti.

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Prossimi appuntamenti nutrizione:

  • 5-6 ottobre: Convegno sulla nutrizione gratuito per gli iscritti all’Ordine a Milano, presso la Sala Napoleonica di Palazzo Greppi.
  • 11-12 ottobre: Convegno sulla nutrizione ad Assago.
  • 18 ottobre: Corso su Adipometria a Milano.

Ricerca e laboratori :

  • 28 settembre: “Esplorando l’Innovazione: Terapie Avanzate e Medicina Personalizzata”.
  • 29-30 ottobre: corso sulle Biobanche e Crioconservazione.

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