Grande successo per il workshop tenuto dalla vicepresidente dell’Ordine dei Biologi della Lombardia il 12 settembre, a Roma, durante il congresso NanoInnovation 2024. L’evento, intitolato “Nanomedicine: from Research to Clinic Application”, preparato e moderato dalla dottoressa Marzia Bedoni, è stato co-organizzato dalla Fondazione Don Gnocchi e dal Prof. Tosi dell’Università di Modena e Reggio Emilia (Unimore). Questo evento ha rappresentato un’importante occasione per fare il punto sulle più recenti scoperte in ambito nanotecnologie e sulle loro applicazioni in ambito clinico.
I relatori hanno affrontato tematiche riguardanti approcci di precisione per la diagnosi e la terapia, nonché terapie geniche e tecnologie basate su farmaci a RNA/DNA, con applicazioni nel trattamento di cancro, malattie neurologiche, cardiovascolari, rare e genetiche.
Le tre sessioni del workshop
Il programma del workshop si è articolato in tre sessioni principali:
- Nanomedicine: Successful Stories
Durante questa sessione, sono stati presentati casi di successo della nanomedicina, con particolare attenzione ai passaggi per trasformare le innovazioni in soluzioni concrete per la pratica clinica. È stata evidenziata l’importanza di allineare la ricerca alle normative, al trasferimento tecnologico e alla commercializzazione dei prodotti.
- Nanomedicine: Progresses in Nanomedicine
Si è parlato dei progressi più recenti nella ricerca accademica in nanomedicina. I relatori hanno esplorato l’intero percorso, dalla progettazione iniziale dei nano-prodotti fino ai test di efficacia finali. Un aspetto cruciale è stata l’interazione tra il nano-prodotto e l’ambiente biologico. Gli esperti hanno evidenziato l’importanza della connessione tra la risposta biologica ai nano-prodotti e il loro design, sottolineando come questa relazione influisca sull’efficacia e sulla sicurezza delle applicazioni della nanomedicina al fine di garantire risultati clinici più sicuri ed efficaci.
- Nanomedicine: Innovation
I relatori hanno discusso gli sviluppi più recenti e le applicazioni chiave nel trattamento di malattie complesse, con un focus sui nuovi approcci terapeutici resi possibili dalle nanotecnologie, offrendo nuova speranza per condizioni che hanno a lungo sfidato la medicina tradizionale.
Conclusioni
Il workshop ha fornito una panoramica completa sull’evoluzione della nanomedicina, mettendo in luce il ruolo cruciale delle nanotecnologie per migliorare la diagnosi e il trattamento di patologie complesse. Grazie alla collaborazione tra istituzioni accademiche e ospedali di ricerca, come Unimore e la Fondazione Don Gnocchi, la nanomedicina sta progressivamente diventando una realtà clinica, offrendo nuove prospettive per la salute e il benessere dei pazienti.
A conclusione dei lavori la vicepresidente si è detta entusiasta dell’alto profilo delle relazioni e di come ci sia stata una coinvolgente discussione tra relatori e scienziati in sala. Bedoni ha inoltre evidenziato che ” l’obiettivo dell’Ordine dei Biologi Lombardia è colmare sempre di più il divario tra la ricerca di laboratorio e la cura dei pazienti, mettendo in luce come le nanotecnologie possano rispondere ai bisogni medici insoddisfatti.”
Visto il grande successo dell’iniziativa, la vicepresidente Marzia Bedoni è già al lavoro per una edizione del workshop 2025 ancora più ricca!
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