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Marzia Bedoni: unica italiana eletta nel Board dell’ARRC

La Vicepresidente di OBL entra nel prestigioso Consorzio internazionale per la medicina rigenerativa e la riabilitazione. Un importante traguardo per la ricerca italiana

di Ufficio Stampa
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È una grande notizia per l’Ordine dei Biologi della Lombardia, per tutti i Biologi italiani e per il mondo della ricerca!
La nostra vicepresidente, la dottoressa Marzia Bedoni, Biologa e responsabile del Laboratorio di Nanomedicina e Biofotonica Clinica (LABION) presso l’IRCCS Fondazione Don Gnocchi di Milano, ha conquistato un importante traguardo internazionale. È stata eletta nel board dell’ARRC , nata dalla partnership tra l’Association of Academic Physiatrists e l’International Consortium for Regenerative Rehabilitation, prestigiosa istituzione internazionale finalizzata a riunire e formare scienziati e clinici operanti nel campo della medicina rigenerativa in riabilitazione, distinguendosi come unica italiana, ma anche come una dei due soli rappresentanti europe
i in questo prestigioso consesso.  Questa elezione sottolinea l’importanza del contributo della dottoressa Bedoni e della sua equipe alla ricerca globale nei campi della medicina rigenerativa e della scienza della riabilitazione.

La nomina della dottoressa Bedoni è avvenuta in seguito alla sua partecipazione a un importante congresso alla Harvard University di Boston, dove il suo contributo è stato ampiamente riconosciuto. Questo traguardo non solo celebra il suo impegno e la sua dedizione, ma riflette anche l’eccellenza del suo laboratorio (LABION) e della Fondazione Don Gnocchi nell’ambito della ricerca scientifica e dell’innovazione tecnologica. Oltre al suo ruolo scientifico, la dottoressa Bedoni è anche vicepresidente dell’Ordine dei Biologi della Lombardia (OBL) e segretario della Federazione Nazionale degli Ordini dei Biologi (FNOB), dimostrando un impegno a 360 gradi nella promozione della professione del Biologo e della ricerca in Italia.

L’ARRC ha come missione quella di promuovere la creazione e il trasferimento di conoscenze necessarie per lo sviluppo e la traslazione di tecnologie in grado di ripristinare la funzionalità e migliorare la qualità della vita delle persone colpite da infortuni, malattie o dall’invecchiamento. 

Il LABION dell’IRCCS Don Gnocchi, diretto dalla dottoressa Bedoni, è attivamente impegnato nello sviluppo di tecnologie innovative basate su nanotecnologie e biofotonica. Queste tecnologie sono utilizzate per affrontare e risolvere problematiche di grande rilevanza clinica, con un focus particolare sull’individuazione di marcatori complessi di riabilitazione (reabilomica) e di rigenerazione. L’obiettivo finale è quello di consentire un monitoraggio non invasivo degli effetti dei trattamenti farmacologici e riabilitativi, favorendo una maggiore personalizzazione e ottimizzazione dei piani terapeutici.

La dottoressa Bedoni ha espresso con orgoglio la sua soddisfazione per il prestigioso riconoscimento ricevuto, che corona anni di intensa attività di ricerca condotta presso la Fondazione Don Gnocchi, al fianco delle persone più fragili. Questo importante traguardo testimonia il valore scientifico e l’innovazione tecnologica promossi da LABION e dalla Fondazione, a beneficio della comunità scientifica internazionale e, soprattutto, dei pazienti.

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