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Grande attesa per il premio Giovane Ricercatore Biologo

Il vincitore della prima edizione del premio sarà annunciato durante la serata di venerdì 8 novembre alla Notte Blu dei Biologi. Un tributo al lavoro dei Biologi nel mondo della ricerca.

di Ufficio Stampa
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Venerdì 8 novembre, in occasione della Notte Blu dei Biologi, verrà conferito il Premio Giovane Ricercatore dell’Anno, un riconoscimento unico che sottolinea il ruolo centrale del Biologo nel campo della ricerca.

Questo prestigioso premio attribuisce una borsa di studio del valore di 1.000 euro a un giovane ricercatore che si è distinto per il rigore scientifico, pubblicazioni e lavoro di ricerca innovativo. Fortemente voluto dal Presidente dell’Ordine Biologi della Lombardia, questo premio alla prima edizione è volto a sostenere la partecipazione del vincitore ad un congresso scientifico, promuovendo così la divulgazione e l’approfondimento di ricerche innovative. Un’opportunità preziosa per i giovani Biologi, che potranno valorizzare il proprio lavoro e contribuire al progresso della comunità scientifica.

Il Presidente dell’Ordine Rudy Alexander Rossetto spiega: La ricerca è il motore dell’innovazione e del progresso. In Lombardia, noi Biologi ci impegniamo a sostenere la ricerca e a valorizzare il lavoro dei nostri ricercatori. La ‘Notte Blu’ è un’iniziativa importante che ci permette di far conoscere al grande pubblico l’importanza di questo lavoro e di stimolare il dibattito su temi cruciali per il nostro futuro”.

La selezione dei candidati si è rivelata particolarmente impegnativa, data l’alta qualità scientifica e l’eccellenza dei partecipanti. Dopo un attento processo di valutazione, coordinato dalla Vice Presidente dell’Ordine Biologi della Lombardia, la dottoressa Marzia Bedoni, sono stati individuati 9 finalisti, tra questi verrà proclamato il vincitore. Il premio sarà consegnato da un rappresentante del mondo universitario.

Il lavoro dei Biologi contribuisce in modo significativo al progresso scientifico e alla tutela della salute pubblica e dell’ambiente. Il nostro ruolo è cruciale nella società moderna, soprattutto per le sfide sanitarie, ambientali e tecnologiche. A livello lombardo, ci sono stati diversi progetti e collaborazioni con Università, enti di ricerca e aziende per promuovere l’innovazione scientifica e lo sviluppo sostenibile“, commenta Rossetto.

I BIOLOGI LOMBARDI E LA RICERCA
Sono molte, le novità legate al mondo della ricerca che riguardano gli studi e gli approfondimenti svolti dai Biologi iscritti all’Ordine della Lombardia; il fondamentale contributo della categoria al progresso della medicina è stato riconosciuto quest’anno anche dal Nobel per la Medicina 2024, assegnato ai due Biologi Victor Ambros e Gary Ruvkun per i loro studi sul micro-RNA.

Tra le ricerche di rilievo internazionale a cura dei Biologi lombardi, Molecular Understanding of the Surface-Enhanced Raman Spectroscopy Salivary Fingerprint in People after SARS-CoV-2 Infection and in Vaccinated Subjects, pubblicato su Chemosensors (Volume 12, Issue 7, July 2024, Article Number 136), ricerca condotta dalla dott.ssa Marzia Bedoni, Vicepresidente dell’Ordine dei Biologi della Lombardia, e dal team di ricercatori LABION dell’IRCCS Fondazione Don Gnocchi.
Lo studio, co-firmato dal Presidente Rossetto, ha mostrato il potenziale della spettroscopia SERS per il rilevamento e monitoraggio delle infezioni da SARS-CoV-2 tramite analisi salivare, aprendo nuove prospettive nella diagnosi e nella ricerca medica. 

Rilevanti i recenti corsi di aggiornamento professionale dedicati al mondo della ricerca e dei laboratori sanitari organizzati dall’Ordine dei Biologi della Lombardia. Tra i vari si ricorda il corso sulle biobanche, risorsa fondamentale per il progresso della ricerca, che ha avuto come responsabile scientifica la dott.ssa Cristina Tresoldi, Biologa, Manager del Centro Risorse Biologiche (CRB-OSR) e Unità di immunoematologia e Medicina Trasfusionale, presso l’I.R.C.C.S. Ospedale San Raffaele (MI). Di grande rilievo, il convegno dal titolo “Esplorando l’innovazione: terapie avanzate e medicina personalizzata” che ha avuto come responsabile scientifica la vicepresidente Marzia Bedoni. Infine, come ricordato durante la serata, è fondamentale il contributo dei Biologi allo sviluppo delle nanotecnologie e alla loro integrazione in tutti i possibili ambiti applicativi.

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