Quali sono le prospettive di collaborazione tra le aziende di distribuzione sanitaria e i Biologi?
Se ne è parlato l’8 novembre a Palazzo Pirelli di Milano durante la seconda edizione della Notte Blu dei Biologi, un evento di grande prestigio organizzato dall’Ordine dei Biologi della Lombardia in collaborazione con il Consiglio Regionale. La serata ha riunito figure di spicco del panorama scientifico, sanitario e sportivo, offrendo momenti di riflessione su temi fondamentali come l’innovazione tecnologica, la bioinformatica e le prospettive future della professione.
Tra gli ospiti, Alfredo Sassi, Vicepresidente di Assoram, l’associazione nazionale che rappresenta oltre cento aziende della distribuzione e dei servizi nel settore healthcare dei prodotti farmaceutici. Nel suo intervento, in occasione della premiazione dei Biologi che hanno maturato 50 anni di iscrizione all’Ordine, Sassi ha parlato delle opportunità di collaborazione tra i Biologi e le aziende della distribuzione sanitaria. «La nostra associazione rappresenta la distribuzione primaria di farmaci e dispositivi medici, un settore regolamentato da standard molto elevati. Siamo orgogliosi di aver firmato, lo scorso giugno, un protocollo d’intesa con l’Ordine dei Biologi della Lombardia, perché crediamo fermamente che il futuro della medicina e dei trattamenti passi attraverso terapie innovative che richiedono competenze proprie dei Biologi.
Il concetto di One Health, che i Biologi padroneggiano su più fronti, è fondamentale per affrontare le sfide di una società che sta invecchiando. Le loro competenze saranno decisive per gestire terapie cellulari, supportare cure domiciliari per pazienti complessi e, speriamo, anche ampliare il loro ruolo all’interno della nostra filiera.
Un esempio concreto? Nei nostri magazzini, il Biologo non è ancora autorizzato per legge a ricoprire ruoli come quello di direttore tecnico, ma crediamo sia una strada percorribile e vogliamo lavorare insieme all’Ordine per raggiungere questo traguardo. La collaborazione con i Biologi può contribuire a costruire un futuro sempre più One Health per il benessere della popolazione italiana», ha detto il Presidente Sassi.
Il presidente dell’Ordine dei Biologi della Lombardia, dott. Rudy Alexander Rossetto, ha ribadito l’importanza di affrontare le sfide del futuro con una visione innovativa: «La telemedicina non deve far paura. Tecnologia e intelligenza artificiale vanno normate, ma non rappresentano il futuro, sono il presente. La bioinformatica, invece, è il futuro. Stiamo già collaborando con molte università, mettendo questa disciplina al centro delle nostre priorità. Serve formare specialisti qualificati, dato che oggi siamo costretti a cercarli all’estero. È nostro compito colmare questo gap».
Rossetto ha poi dedicato un momento speciale ai colleghi che hanno raggiunto i 50 anni di iscrizione all’Ordine: «Per la prima volta in 57 anni di storia dell’Ordine, abbiamo deciso di onorare i colleghi con mezzo secolo di appartenenza. Sono le fondamenta della nostra comunità, un esempio di perseveranza e attaccamento alla professione. Abbiamo deliberato una riduzione della quota annuale per loro e consegnato un’onorificenza, la spilla dorata, come simbolo del nostro riconoscimento. L’esperienza che portano è un valore inestimabile».
Il presidente Rossetto ha concluso l’evento ringraziando tutti gli ospiti e i partecipanti per il loro prezioso contributo, con un particolare riconoscimento ad Alfredo Sassi per la disponibilità e la collaborazione dimostrata. «Grazie di cuore per la sua testimonianza, per la sua presenza e per il ruolo che ricopre a livello istituzionale. Ciò che apprezzo ancora di più è il valore umano che riesce a trasmettere, andando spesso oltre le formalità».