Il Biologo non è solo un esperto in temi legati alla biologia, ma anche un educatore che costruisce ponti tra scienza e conoscenza, formando le nuove generazioni e orientandole verso le sfide del domani. Proprio in questa direzione, l’Ordine dei Biologi della Lombardia ha istituito un CTS Scuola, Insegnamento e Istruzione e sono stati nominati i primi referenti e i coordinatori dei Comitati Tecnici specifici (CTS).
I Comitati Tecnico Specifici (CTS) sono gruppi di lavoro tematici che offrono consulenza, confronto e supporto tecnico in diversi ambiti di competenza. Ogni comitato si occupa di ricerca, sviluppo tecnologico, osservazione delle normative regionali e partecipazione a bandi su una determinata materia.
Cosa fanno i Biologi nel campo della scuola, dell’insegnamento e dell’istruzione? E quali sono le potenzialità del Biologo in questo settore per i prossimi anni?
Risponde la dott.ssa Maria Paola Zampella referente del nuovo comitato tecnico specifico Scuola, Insegnamento e Istruzione: «Il Biologo è un docente formatore a diversi livelli, dalle scuole primarie, secondarie di grado inferiore fino alle Superiori e all’Università, ma anche nei centri di formazione professionale e nei centri delle politiche attive. Quindi, il Biologo riesce a formare, a insegnare tutte le materie scientifiche, tutte quelle che sono le aree di competenze del Biologo, dall’ambiente, dalla nutrizione, dalla genetica e dalle scienze naturali in generale».
Il Biologo può dunque continuare a proporre attivamente progetti formativi alle scuole e alle università, fare job orientation e formare anche i genitori su quelli che sono i match point tra le varie figure a livello ambientale, di sicurezza sul lavoro, sicurezza alimentare, gestione della parte cosmetica, tricologica e di tutto quello che è l’aspetto nutrizionale. Il “Progetto Scuola” ideato dal Presidente Rossetto, sta dimostrando incredibile successo e sono decine le scuole che si sono avvalse finora dei servizi dei Biologi docenti da Nord a Sud.
OBL riconosce grande importanza alla formazione, tanto che il Bilancio OBL 2025 approvato in Assemblea il 10 dicembre destina 410 mila euro alla formazione. Inoltre, sono molte le attività che l’Ordine lombardo dedica all’orientamento dei più giovani, come la recente partecipazione alla Fiera dell’Orientamento di Bergamo.
Il dott. Andrea Maria Pio Puma spiega: «I Biologi hanno un ruolo importante per la promozione e la diffusione della cultura scientifica e per le discipline STEM in generale (Science, Technology, Engineering e Mathematics). Il loro ruolo è quello di offrire supporto ai Dirigenti scolastici, ai docenti e alle comunità scolastiche di studenti e genitori per la trattazione, l’approfondimento e la divulgazione delle tematiche di cui si occupa la Biologia: dalla salute fino all’ambiente. L’auspicio è che, nei prossimi anni, anche grazie all’impulso dato dai vari progetti del PNRR e dal dialogo che potrà essere instaurato con tutte le istituzioni, il Biologo possa avere la possibilità di diventare una figura stabilmente inserita nell’organico delle scuole di ogni ordine e grado, al fine di offrire uno sportello agli studenti e alle famiglie su materie come la sicurezza, i disturbi del comportamento alimentare, la nutrizione, la promozione di corretti stili di vita e la tutela dell’ambiente attraverso l’educazione a comportamenti improntati alla sostenibilità».
La dott.ssa Renata Averna illustra in modo specifico del ruolo trasversale dei docenti Biologi: «I Biologi hanno un ruolo significativo nel mondo scolastico, sia come docenti, sia attraverso attività formative ed educative collaterali. Nelle scuole secondarie di primo grado, possono insegnare matematica e scienze, una disciplina che comprende diversi ambiti scientifici, tra cui Biologia, chimica, fisica e scienze della Terra. Nelle scuole superiori, invece, i Biologi sono presenti in licei, istituti tecnici e professionali, dove insegnano materie come Biologia, scienze della Terra, chimica e persino elementi di astronomia. Nei licei, l’insegnamento copre spesso i cinque anni, mentre negli istituti tecnici e professionali si concentra sul biennio iniziale, con un focus su scienze della Terra e Biologia. Inoltre, i Biologi possono insegnare materie specialistiche, come microbiologia, igiene o agraria, nelle scuole tecniche. L’Ordine dei Biologi si propone di arricchire il panorama scolastico con iniziative extracurricolari. Nella scuola primaria, dove l’insegnamento delle scienze è affidato a docenti non specializzati, si punta a proporre attività formative mirate. Questi includono progetti sull’igiene e la prevenzione delle malattie, con spiegazioni semplici ma efficaci sui batteri e altri agenti patogeni; sulla nutrizione, per fornire basi solide su un’alimentazione sana e consapevole; e sulla tutela dell’ambiente, sensibilizzando i più piccoli su temi fondamentali per il loro futuro», continua Averna. «Nelle scuole secondarie, il focus si sposta su attività laboratoriali e orientative. Alle medie, i progetti si concentrano su esperimenti pratici che coprono le principali aree scientifiche, con l’obiettivo di stimolare la curiosità e l’interesse verso il mondo delle scienze. Nelle scuole superiori, oltre ai laboratori, le iniziative includono percorsi di orientamento in uscita, volti a far conoscere agli studenti il ruolo e le competenze del biologo. Gli incontri mirano a illustrare non solo le possibilità offerte dalla professione, ma anche l’importanza dell’Ordine dei Biologi come punto di riferimento per il supporto e la valorizzazione della categoria. Queste attività si rivelano particolarmente utili anche per supportare i ragazzi nella scelta della scuola superiore. Inoltre, l’orientamento in uscita permette di presentare le molteplici opportunità lavorative che un percorso di studi in Biologia può offrire, contribuendo a colmare la mancanza di conoscenze su una professione tanto vasta quanto affascinante».
Quindi, i Biologi possono contribuire al sistema scolastico non solo come docenti, ma anche attraverso nuove iniziative formative. Dalla scuola primaria alle superiori, la loro presenza rappresenta un valore aggiunto per educare e orientare i giovani, costruendo un ponte tra il mondo della scuola e quello delle professioni scientifiche.
MEMBRI CTS:
Federica Andena, Stefano Bernardi, Francesca Cirigliano, M. Letizia Deriu, Monia Farina, Lucia Franza, Eleonora Lanzani, Eliana Lauranzano, Gloria Marchini, Silvia Marcuccitti, Gaia Agnese Marzi, Arianna Nicora, Daniela Paganini, Mauro Roncelli, Erica A. Sicolo, Nadia Sironi, Giuseppa Smeralda, Nunziata Grillo.
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