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Il Biologi nella Nutrizione: il CTS che guarda al futuro

La dott.ssa Arianna Bettiga, referente vicario e la dott.ssa Vanessa Lomazzi, coordinatore del nuovo Comitato tecnico Specifico, delineano gli sviluppi della professione in questo ambito

di Ufficio Stampa
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Il nuovo Comitato Tecnico Specifico (CTS) dedicato alla Nutrizione, istituito dall’Ordine dei Biologi della Lombardia, rappresenta un passo significativo nella valorizzazione e nello sviluppo della professione in questo ambito strategico. Sotto la guida della Referente vicario, Arianna Bettiga, e del coordinatore, Vanessa Lomazzi, il CTS Nutrizione si pone come punto di riferimento per la comunità scientifica e per i Biologi nel settore.

I principali ambiti di intervento dei Biologi nutrizionisti spaziano dalla consulenza alla ricerca, passando per la prevenzione, il supporto clinico e l’innovazione. Un aspetto centrale è la consulenza nutrizionale personalizzata, che comprende la valutazione dello stato nutrizionale tramite tecniche come la bioimpedenziometria e l’elaborazione di piani alimentari su misura. Questi piani possono essere finalizzati alla gestione del peso, al supporto in condizioni patologiche, a specifiche fasi della vita o al miglioramento delle performance sportive. La promozione della salute è un altro pilastro fondamentale, con programmi di educazione alimentare rivolti a scuole, aziende e comunità, e campagne di prevenzione per contrastare patologie croniche legate all’alimentazione, come obesità e diabete. In ambito sportivo, si occupano di ottimizzare le prestazioni e il recupero degli atleti, anche attraverso l’uso mirato di integratori. Un ruolo rilevante è ricoperto dalla ricerca scientifica, che include lo studio di modelli nutrizionali, il microbioma intestinale e la nutrigenetica. I Biologi collaborano a progetti innovativi per la formulazione e la validazione di nutraceutici, promuovendo approcci basati sull’evidenza.

In ambito clinico, lavorano in sinergia con altri professionisti sanitari per affrontare disturbi alimentari, supportare pazienti oncologici o nefrologici e gestire esigenze nutrizionali pre- e post-operatorie. Parallelamente, contribuiscono alla sostenibilità alimentare, ideando modelli ecocompatibili e riducendo gli sprechi. La divulgazione e la formazione rappresentano un altro campo cruciale, con attività che spaziano dalla docenza alla produzione di contenuti scientifici e alla partecipazione a eventi. In ambito aziendale e nella ristorazione, forniscono consulenza per la certificazione dei prodotti, la creazione di menu equilibrati e l’ideazione di alimenti funzionali.

Infine, monitorano la composizione corporea, valutano carenze nutrizionali e interpretano dati sul metabolismo e sulla dieta. La collaborazione multidisciplinare con medici, psicologi e altri esperti è essenziale per la gestione di pazienti complessi, mentre la consulenza normativa garantisce la qualità e la sicurezza alimentare, rispettando le regolamentazioni su nutraceutici e alimenti funzionali.

Cosa fanno nello specifico i Biologi nel campo della nutrizione? E quali sono le potenzialità di questo settore per i prossimi anni?
Arianna Bettiga, Referente vicario del CTS spiega: «L’attività dei Biologi nutrizionisti si estende anche alla ricerca nell’ambito della nutrizione, dove collabora a studi clinici per valutare l’efficacia di nuovi approcci nutrizionali, integratori alimentari e nutraceutici. Partecipano attivamente alla progettazione e alla conduzione di trial clinici volti a identificare l’impatto di specifici nutrienti e composti bioattivi sulla prevenzione e gestione di patologie croniche, come diabete, malattie cardiovascolari e disturbi neurodegenerativi. Inoltre, i Biologi nutrizionisti sono coinvolti nella formulazione e nello sviluppo di nutraceutici, contribuendo alla selezione di ingredienti funzionali, alla valutazione della loro biodisponibilità e alla validazione scientifica dei loro benefici attraverso rigorosi protocolli di ricerca. Questo lavoro garantisce la qualità e l’efficacia di nuovi prodotti, promuovendo innovazione e sicurezza nel settore alimentare e sanitario.

È inoltre importante sottolineare il ruolo del Biologo Nutrizionista nella sostenibilità alimentare. La ricerca di modelli alimentari più sostenibili, che tengano conto dell’impatto ambientale e della sicurezza alimentare, rappresenta una delle sfide più importanti del nostro tempo. I Biologi Nutrizionisti sono al centro di questo cambiamento, contribuendo a sviluppare soluzioni innovative che bilancino le esigenze nutrizionali con la protezione del pianeta.

Guardando al futuro, la multidisciplinarietà e la collaborazione tra Biologi e altre figure professionali saranno sempre più centrali. La Nutrizione non sarà solo uno strumento per migliorare la salute, ma anche un campo di innovazione e ricerca, in cui il Biologo avrà sempre di più un ruolo da protagonista. L’interazione con discipline come la bioinformatica, la microbiologia e la farmacologia aprirà nuove opportunità per affrontare le sfide globali della salute, come l’aumento delle malattie metaboliche e l’invecchiamento della popolazione».

Vanessa Lomazzi, coordinatore del team, aggiunge: «I Biologi Nutrizionisti svolgono un ruolo fondamentale nel campo della salute pubblica e individuale, contribuendo alla prevenzione e al trattamento di patologie attraverso interventi alimentari basati su evidenze scientifiche. Il biologo nutrizionista può lavorare in strutture pubbliche, come ospedali, ATS, centri di ricerca e servizi di prevenzione oppure in libera professione e il loro operato non si limita alla stesura di piani alimentari personalizzati, ma comprende attività di ricerca, formazione e divulgazione scientifica, con l’obiettivo di migliorare il benessere generale della popolazione. Inoltre, i Biologi Nutrizionisti sono attivamente coinvolti in programmi di prevenzione e promozione della salute pubblica. Attraverso campagne educative e interventi mirati, contribuiscono alla riduzione dell’incidenza di malattie correlate all’alimentazione, promuovendo stili di vita sani.

In ambito clinico, i Biologi Nutrizionisti collaborano con figure sanitarie per fornire un approccio multidisciplinare al paziente. La loro attività è particolarmente rilevante nella gestione di malattie croniche come obesità, diabete, disturbi cardiovascolari e patologie gastrointestinali, dove l’intervento nutrizionale rappresenta uno strumento essenziale di supporto alla terapia medica. Grazie all’utilizzo di tecniche avanzate per l’analisi della composizione corporea, i Biologi Nutrizionisti sono in grado di valutare lo stato nutrizionale del paziente al fine di ottimizzare gli interventi dietetici massimizzando i benefici e minimizzando i rischi legati a scelte alimentari non adeguate.

La nutrizione consente un approccio altamente personalizzato alla salute, rendendola un elemento chiave della medicina di precisione. Grazie a discipline emergenti come la nutrigenetica e la nutrigenomica, in un futuro prossimo sarà possibile adattare in modo sempre più personalizzato le raccomandazioni alimentari al profilo genetico e metabolico di ogni individuo. Integrando i dati genetici, ambientali e clinici, la nutrizione personalizzata aiuterà a migliorare l’efficacia degli interventi e a promuovere una salute duratura, aprendo nuove prospettive per la medicina del futuro», ha concluso.

MEMBRI CTS:
Alessandro Colletti, Monia Farina, Maurizio Fiocca, Maria Paola Zampella, Maria Letizia Deriu, Elvira Del Pilar Solis, Fabio Battaini, Nadia Sironi, Valentina Bicelli, Stefano Cattorini, Maria Chiara Villa, Mauro Mostacchetti, Nunziata Grillo, Federica Andena, Maurizio Podico.

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