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Obbligo formativo ECM: tutto quello che bisogna sapere

L'importanza del rispetto della normativa e le relative sanzioni e scadenze 2025

di Ufficio Stampa
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Lo scorso 30 gennaio, il Presidente della Federazione Nazionale degli Ordini dei Biologi (FNOB), Vincenzo D’Anna, ha inviato una comunicazione ai Presidenti e ai membri dei Direttivi degli Ordini regionali dei Biologi per sensibilizzare sull’importanza dell’obbligo formativo ECM.

Nella lettera, D’Anna invita gli Ordini territoriali a promuovere una campagna informativa capillare affinché tutti gli iscritti siano a conoscenza degli obblighi di legge in materia di crediti professionali e delle conseguenze derivanti dal mancato adempimento.

Si ricorda che per chi non perseguirà nel triennio di riferimento i crediti formativi previsti potrà incorrere nelle seguenti sanzioni: 4 diverse tipologie di sanzioni previste dal DPR 221/50 che attualmente regola i procedimenti disciplinari delle professioni sanitarie:

  1. l’avvertimento, che consiste nel diffidare il colpevole a non ricadere nella mancanza commessa; 
  2. la censura, che è una dichiarazione di biasimo per la mancanza commessa; 
  3. la sospensione dall’esercizio della professione per la durata da uno a sei mesi, salvo quanto è stabilito dal successivo art. 43;
  4. la radiazione dall’Albo si sottopone alla vostra attenzione un prospetto di ipotesi sanzionatorie così individuate: avvertimento nel caso di mancata acquisizione fino ad un massimo di 20 ECM; censura nel caso di mancata acquisizione compresa tra 21 e 40 ECM; sospensione per giorni 30 nel caso di mancata acquisizione compresa tra 41 e 60 ECM; sospensione per giorni 45 nel caso di mancata acquisizione compresa tra 60 e 80 ECM.

In allegato è disponibile il testo integrale della lettera.

Con l’approvazione definitiva del Decreto Milleproroghe, la scadenza per il recupero dei crediti ECM è stata ufficialmente prorogata fino al 31 dicembre 2025. Un cambiamento che offre due anni in più per mettersi in regola con l’obbligo formativo ed evitare sanzioni. Il cambiamento riguarda lo  spostamento crediti al il triennio 2020-2022  che viene prorogato al 31/12/2025. In precedenza il termine era fissato al 31 dicembre 2023. Questa estensione consente ai professionisti sanitari di regolarizzare la propria posizione per il triennio 2020-2022 senza il rischio di sanzioni disciplinari o limitazioni professionali. E’ stato inoltre apportato un Ampliamento dei trienni formativi considerati. In precedenza  il recupero era consentito solo per i trienni 2014-2016 e 2017-2019, adesso viene incluso anche il triennio 2020-2022.  I professionisti sanitari che non hanno raggiunto il fabbisogno formativo per uno o più di questi trienni potranno completare i crediti mancanti entro la fine del 2025. Le modalità per il recupero dei crediti saranno definite dalla Commissione nazionale per la formazione continua, che dovrà emanare un apposito provvedimento.

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