Home » Le vescicole extracellulari: una nuova frontiera per la ricerca biomedica

Le vescicole extracellulari: una nuova frontiera per la ricerca biomedica

La vicepresidente dell’Ordine dei Biologi Lombardia Marzia Bedoni ha affrontato sviluppi e prospettive di uno tra i temi più innovativi di cui si è discusso al Congresso Lab-Italia.

di Ufficio Stampa
522 views

Il Congresso Nazionale Lab-Italia, tenutosi ad Assago-Milanofiori il 18 e 19 giugno 2024, organizzato dell’Ordine dei Biologi della Lombardia, ha esplorato le ultime frontiere dello sviluppo tecnico nelle principali aziende del settore, con un focus sulle competenze multidisciplinari dei Biologi e sulle loro applicazioni nella pratica clinica. Tra i temi più innovativi discussi durante il congresso, spicca quello delle vescicole extracellulari. Marzia Bedoni, Vicepresidente dell’Ordine dei Biologi della Lombardia segretario della FNOB e Responsabile del Laboratorio di Nanomedicina e Biofotonica Clinica presso l’IRCCS Fondazione Don Gnocchi di Milano, ha illustrato le potenzialità di queste nanometriche strutture nella ricerca biomedica.

Un ruolo chiave per le vescicole extracellulari

  • Le vescicole extracellulari, rilasciate da tutte le cellule del nostro organismo, sono come dei “pacchi postali” che trasportano informazioni da una cellula all’altra. Al loro interno possono contenere una vasta gamma di molecole, tra cui proteine, acidi nucleici e lipidi, che possono influenzare diversi processi biologici. Secondo la Dott.ssa Bedoni, le vescicole extracellulari offrono nuove promettenti opportunità sia in ambito diagnostico che terapeutico: “Isolando le vescicole extracellulari da fluidi biologici facilmente accessibili come sangue e saliva, è possibile identificare specifici biomarcatori associati a diverse patologie. Questo approccio potrebbe portare allo sviluppo di test diagnostici più precoci e accurati per numerose malattie“, ha detto. Riassumendo il suo intervento, ecco quali potrebbero essere i futuri sviluppi nei due ambiti:
  • diagnosi: identificazione, da fluidi biologici periferici di facile accesso, di un cargo di biomarcatori associati a diverse patologie, anche del SNC. Questo approccio potrebbe portare allo sviluppo di test diagnostici più precoci e accurati per numerose malattie;
  • terapia: le vescicole extracellulari possono essere utilizzate come veicoli per la somministrazione di farmaci, offrendo un approccio terapeutico più personalizzato ed efficace. Essendo nanoparticelle “naturali”, sono in grado di attraversare le membrane cellulari e raggiungere specifici tessuti o organi, riducendo al minimo gli effetti collaterali.

Le sfide future e le prospettive

Nonostante le promettenti prospettive, l’utilizzo delle vescicole extracellulari in ambito clinico presenta ancora alcune sfide. È necessario approfondire gli studi sui meccanismi molecolari che regolano la formazione e il rilascio di queste particelle, nonché sviluppare tecnologie sempre più sofisticate per la loro isolamento e caratterizzazione. Tuttavia, le ricerche condotte finora suggeriscono che le vescicole extracellulari rappresentano una delle frontiere più promettenti della biomedicina. Grazie alle loro caratteristiche uniche, queste particelle potrebbero rivoluzionare la diagnosi e la terapia di numerose malattie, aprendo la strada a nuovi approcci terapeutici personalizzati. Il Congresso Nazionale Lab-Italia ha confermato l’importanza della ricerca e dell’innovazione nel campo delle scienze della vita ed è stata una importante occasione di formazione per i Biologi.

Il presidente Rossetto ci ha tenuto a ringraziare personalmente la Vice Presidente per il suo impegno nell’organizzazione della kermesse ma soprattutto per la referenza scientifica del congresso, a lei in carico, che ha portato ottimo equilibrio tra relazioni e connubio tra il mondo dei laboratori, rendendo il programma fluente ed ha ottenuto approvazione da tutti i presenti in sala e addetti ai lavori.

Ringraziamenti apprezzati sia dal Presidente Rossetto che dalla Vice Presidente Marzia Bedoni, referente scientifico del congresso, che ha aperto e chiuso con il take home message la kermesse.

Clicca qui per vedere il video

A proposito di formazione, l’Ordine dei Biologi della Lombardia ha in programma numerosi eventi nei prossimi mesi, un’ulteriore occasione per approfondire le proprie conoscenze e confrontarsi con colleghi:

Ricerca e laboratori :

  • 28 settembre: “Esplorando l’Innovazione: Terapie Avanzate e Medicina Personalizzata”.
  • 29-30 ottobre: corso sulle Biobanche e Crioconservazione.

Prossimi appuntamenti nutrizione:

  • 5-6 ottobre: Convegno sulla nutrizione gratuito per gli iscritti all’Ordine a Milano, presso la Sala Napoleonica di Palazzo Greppi.
  • 11-12 ottobre: Convegno sulla nutrizione ad Assago.
  • 18 ottobre: Corso su Adipometria a Milano.

Articoli correlati

Lascia un commento