Durante il Summit Nutrition 2024, svoltosi il 5 ottobre a Milano, la dott.ssa Annalisa Grimaldi, Professore Associato di Zoologia presso il Dipartimento di Biotecnologie e Scienze della Vita dell’Università dell’Insubria, ha suscitato grande interesse con il suo intervento incentrato sull’ utilizzo delle sanguisughe come modello sperimentale innovativo per la ricerca biomedica e biotecnologica.
“Le sanguisughe stanno destando ultimamente molto interesse nella ricerca, perché possono essere utilizzate come modello sperimentale alternativo nella ricerca”, ha spiegato la prof.ssa Grimaldi, sottolineando come questi organismi, spesso trascurati, rappresentano una risorsa preziosa per diverse applicazioni scientifiche. Nel suo laboratorio, le sanguisughe vengono impiegate per studi sulla rigenerazione tissutale, sulla risposta immunitaria e per la valutazione degli effetti degli inquinanti ambientali. Inoltre, le sanguisughe si rivelano un interessante modello per testare l’efficacia di farmaci antitumorali, aprendo nuove prospettive per la ricerca sulla salute umana.
L’approccio innovativo della prof.ssa Grimaldi evidenzia come l’utilizzo di organismi considerati non convenzionali possa offrire soluzioni alternative e valide per lo studio di complessi fenomeni biologici. La ricerca su queste creature dimostra l’importanza di esplorare nuovi orizzonti scientifici per il miglioramento della salute e lo sviluppo di terapie innovative.
A margine dell’intervento, il Presidente dell’Ordine dei Biologi della Lombardia, dott. Rudy Alexander Rossetto: “L’intervento della prof.ssa Grimaldi ha messo in evidenza quanto la ricerca biomedica debba valutare l’utilizzo di modelli di studio antichi complementari che devono passare rigorosamente dalla ricerca prima di ottenere pieno supporto scientifico. Questo approccio non solo amplia le possibilità di indagine scientifica, ma riflette anche un impegno sempre maggiore verso l’adozione di metodi di ricerca sostenibili e rispettosi degli animali. Come Ordine dei Biologi, siamo fortemente impegnati nel supportare la ricerca scientifica e l’innovazione, un passo importante verso il futuro della biomedicina”.
La ricerca scientifica sta vivendo un momento di grande evoluzione, con sempre più attenzione verso modelli di sperimentazione che possono ridurre l’uso di animali superiori e al contempo portare a risultati innovativi. Il lavoro della prof.ssa Grimaldi Nella ricerca scientifica rappresenta un esempio concreto di come l’innovazione possa provenire da ambizioni inaspettate, con un impatto positivo sia sul piano scientifico che etico.