Pervengono numerosi quesiti inoltrati da biologi iscritti all’albo circa la possibilità di eseguire tamponi antigenici, ovvero rapidi, da parte dei biologi. Questi ultimi, abilitati dalla normativa vigente all’esecuzione delle analisi biologiche possono eseguire tamponi antigenici con le modalità e le procedure previste dalle disposizioni vigenti in materia.
Pertanto, i biologi regolarmente iscritti all’albo potranno eseguire, nel rispetto delle corrette procedure, tamponi rapidi per conto di strutture sanitarie pubbliche o private accreditate, ovvero presso le farmacie convenzionate. Possono altresì partecipare ad equipe, costituite dalle regioni o dalle aziende sanitarie, a direzione medica per effettuazione di tamponi e vaccini anche presso altre sedi.
Invece, per i tamponi molecolari eseguiti con metodo RT-PCR occorre che l’esecuzione avvenga presso laboratori autorizzati e/o accreditati pubblici o privati con l’utilizzo delle specifiche attrezzature e nei luoghi deputati all’effettuazione delle indagini analitiche (settori specializzati annessi al laboratorio generale di base o laboratori specializzati).
“Giova evidenziare – dice il presidente dell’Ordine Nazionale dei Biologi, Vincenzo D’Anna – che, fermo restando ciò che prevede la normativa in riferimento alle prerogative e alle specifiche competenze che possiedono i biologi in materia di analisi cliniche, ovvero di esecuzione dei tamponi antigenici, l’ostacolo per i singoli biologi deriva dall’impossibilità che questi hanno di potersi collegare con le apposite piattaforme regionali per comunicare gli esiti dei tamponi antigenici eseguiti. Solo le strutture autorizzate e/o accreditate (laboratori di analisi e farmacie) sono state autorizzate all’interazione con le indicate piattaforme regionali”.