“Salute, un bene del territorio. I presidi territoriali e il futuro della Sanità“. Cala il sipario sul roadshow di Federfarma, l’evento a tappe organizzato da Inrete in mediapartnership con True News e con il contributo dell’Ordine dei Biologi della Lombardia, per presentare la legge regionale 22/2021 di riforma del sistema sociosanitario e per creare dei veri e propri momenti di confronto tra i principali attori delle professioni sanitarie. L’ultimo appuntamento è andato in scena, lo scorso 10 gennaio, nella cornice del Palazzo delle Stelline a Milano ed ha visto, tra gli altri, gli interventi del governatore Attilio Fontana; del presidente della terza Commissione Sanità e politiche sociali di Regione Lombardia, Emanuele Monti; dell’Assessore allo Sviluppo della Città Metropolitana, Giovani e Comunicazione, Stefano Bolognini e di Carlo Borghetti, vicepresidente del Consiglio regionale lombardo. Sul palco ovviamente i veri protagonisti sono stati i “camici bianchi“. Erano infatti presenti: la “padrona di casa”, Annarosa Racca, presidente di Federfarma Lombardia; il dott. Rudy Alexander Rossetto, presidente dell’OBL; Andrea Mandelli, presidente della Federazione degli Ordini dei Farmacisti Italiani; Walter Bergamaschi, direttore Generale ATS Milano; Alessandro Visconti, direttore generale ASST Fatebenefratelli Sacco; Marco Bosio, direttore generale ASST Niguarda; Matteo Stocco, direttore generale ASST Santi Paolo e Carlo; Giuseppe Banfi, direttore scientifico IRCSS Galeazzi, nonché professore presso l’università San Raffaele Milano; Federico Bertuzzi, direttore UOC Diabetologia, Ospedale Niguarda Milano; Stefano Carugo, direttore UOC Cardiologia Complessa, Policlinico Milano; Massimo Filippi, professore di Neurologia Università Vita-Salute-San Raffaele e Direttore Unità di Neurologia, IRCSS Ospedale San Raffaele. La chiusura è stata affidata a Lamberto Nicola Giorgio Bertolé, assessore al Welfare e Salute del Comune di Milano. La serata è stata moderata da Alessia Liparoti di True-Show-Telelombardia.
“Grazie alla presidente Racca per l’invito, ma grazie soprattutto per questo evento che tanto ha insegnato, molto ha chiesto al territorio ma tanto ha anche ha dato” ha esordito il presidente Rossetto nel suo intervento. “Come OBL – ha aggiunto – abbiamo subito patrocinato e seguito, praticamente tappa dopo tappa, il roadshow di Federfarma perché ci siamo trovati subito d’accordo sulle finalità dell’iniziativa“. Chiariamo, ha poi precisato il rappresentante dei biologi lombardi per fugare ogni dubbio per quanto concerne le varie proposte d’inserimento dei biologi nelle attività delle case di comunità, delle farmacie, degli ospedali, ecc.: “non vogliamo fare i medici o gli infermieri, anzi, siamo orgogliosamente biologi. E’ per questo, d’altronde, che abbiamo studiato e questa è la professione che vogliamo fare. Consentiteci però, di dire, con umiltà, che forse non tutti sanno quali sono le nostre potenzialità e cosa siamo in grado di fare nella sanità“. La scarsa presenza, in termini di diffusione territoriale? “Magari fossimo capillarmente diffusi come i farmacisti” ha proseguito il presidente dell’OBL. “Riteniamo le farmacie un mezzo da ‘sfruttare’, fornendo servizi al loro interno” ha aggiunto ancora Rossetto, sottolineando però come questo “non significhi affatto mettersi in contrasto con i farmacisti. Anzi: è giunto il momento di rompere, una volta e per tutte, questo muro eretto tra le professioni sanitarie. Ben vengano dunque intese con Federfarma, con i giusti crismi ed i giusti crtiteri. E così andrebbe fatto anche nelle case di comunità dove noi biologi potremmo allestire dei point of care, oppure fare prelievi capillari venosi, analizzandoli e refertandoli“. Insomma: “i biologi possono arrivare a supporto degli altri professionisti, senza alcuna presunzione di voler prendere il posto di chicchessia. Le attività che possiamo fare? Sono tante: pensiamo ai vaccini o ai tamponi. Rappresentiamo un potenziale per la sanità, una figura professionale in grado di fare più cose”. Nel roadshow di Federfarma, ha sottolineato ancora il presidente Rossetto, si “è parlato a lungo di prevenzione. Benissimo: pensiamo all’obesità ed a quello che potrebbe fare il biologo di famiglia nel campo della nutrizione operando al fianco dei medici“. “A noi – ha rilanciato ancora il rappresentante dell’Ordine – tocca il compito di divulgare quello che siamo in grado di fare, ma anche di ribadire che da soli non si va da nessuna parte”. In conclusione, il presidente dell’OB Lombardia ha annunciato il prossimo evento organizzato dall’OBL proprio sulla stessa falsariga del roadshow di Federfarma: “un tour nelle province lombarde che prenderà il via il prossimo 13 gennaio a Bagnolo Mella, nel Bresciano, per parlare di ‘Prevenzione, Salute e Ricerca‘ con il coinvolgimento di tutte le categorie sanitarie”.
“Salute, un bene del territorio”: a Milano l’ultima tappa del roadshow di Federfarma. Il ruolo dei Biologi nel mondo delle professioni sanitarie
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